La Costiera Amalfitana dei panorami infiniti

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Campania (SA) – KM 51 Positano → Amalfi → Ravello → Erchie → Cetara → Vietri sul Mare

Un percorso moto turistico per scoprire la Costiera Amalfitana dal mare alle alture, godendo di una vista mozzafiato dietro la visiera del casco.

Non appena si imbocca la strada che percorre la Penisola Sorrentina si inizia già a sentire il profumo del mare e a godere di un panorama senza rivali a picco sul mare che poi ci accompagnerà per tutto il viaggio con scorci sempre diversi.

La Costiera Amalfitana incanta e fa innamorare al primo sguardo… La prima tappa vera del nostro percorso è però la romantica Positano. Posso garantirvi che la meraviglia che ci ha sorpresi è come quella che si prova aprendo una conchiglia e trovando una perla. A mio personale avviso è infatti proprio la perla della Costiera: un delizioso paesino arroccato sulle rocce, con case colorate e un’unica via che la attraversa insinuandosi come una biscia fra i piccoli spazi lasciati tra un edificio e l’altro.

La scelta ricade su spiaggia Fornillo, alla quale si accede dalla stretta e lunga via Fornillo, costituita per la prevalenza di scalini (circa 300) che si incuneano in una via strettissima.

La spiaggia Fornillo è per metà libera e per metà occupata dai bagni privati, con annessi bar, ristoranti, possibilità di noleggiare lettini e quant’altro. Qui potrete gustare, così come in tutta la Costiera Amalfitana delle deliziose spremute di soli limoni e miste di arancia e limoni. Un toccasana per la salute e un delizioso modo per dissetarsi nelle calde giornate al mare.

C’è però anche la Spiaggia Grande, nel centro del paese, mentre a est si scorgono le altre: Laurito, Arienzo, San Pietro, Fiumicello, La Porta e Torre Sponda. Ma non è finita qui, infatti, unicamente via mare, si può arrivare anche alle piccole spiagge di Remesse, Scogli Piani e Cavone. Considerate anche che il sole nelle spiagge amalfitane svanisce presto, intorno alle 17.00 – 18.00 all’inizio di settembre, e i locali arrivano in tarda mattinata, anche verso le 11.00. Questi sono orari che sicuramente spiazzano coloro che sono abituati alle spiagge della Romagna… come noi…

Una caratteristica costante di tutta la Costiera Amalfitana sono le torri saracene, disseminate su molti  dei promontori. Quella che vedete nella foto è una delle tre torri di Positano, la Torre Clavel. La prima di queste tre è posizionata a Punta Campanella, fuori dal territorio positanese: aveva lo scopo di dare l’avviso alle altre torri, con un colpo di cannone, dell’arrivo degli arabi, così che gli abitanti potessero mettersi in salvo sulle alture.

Gli abitanti della Penisola Sorrentina sono infatti stati molte volte oggetto di razzie, scorribande e violenze da parte dei Saraceni, e le torri erano un modo per potersi difendere.

Sulla via Pasitea di Positano è possibile ammirare il presepe scavato nella roccia, e ci viene spiegato che a Natale viene fatta una processione, alla quale partecipano tutti i positanesi, che culmina proprio qui. E il bambino Gesù viene rappresentato dall’ultimo nato del paese.

Prima di addentrarmi nella descrizione di Positano, faccio notare che da questo luogo partono ben 200 percorsi, che si inerpicano sulle pareti rocciose antistanti, rendendola il più importante centro di arrampicata del sud Italia. Scendiamo lungo via Pasitea (a senso unico come già detto) fino ad arrivare in centro.

Qui possiamo ammirare la chiesa di Santa Maria Assunta, la cui cupola è interamente decorata da maioliche, così come quasi tutte le chiese della Penisola Sorrentina. All’interno di questa chiesa è custodita e pregata la Madonna nera col bambino, di origine bizantina (e faccio notare che un’altra Madonna nera è quella della Chiesa di S. Luca a Bologna).

Ci sono tantissimi negozietti stupendi, molti con prezzi decisamente esosi, che però vendono merce di altissima qualità: vestiti, ceramiche (molto più economiche a Vietri), liquori, pasta di Gragnano… Ci siamo riempiti gli occhi di meraviglie e io sto iniziando a fare mente locale su cosa porterò a casa con me, soprattutto perché mi sono tenuta solo metà dello zaino piccolo da riempire con leccornie varie. Non fatevi scappare per nessun motivo la sosta al Bar La Zagara. A vederlo da fuori sembra poco più di un negozietto di dolci, molto semplice… ma al suo interno sono prodotti e custoditi per la vendita dei veri e propri capolavori di pasticceria, che possono essere gustati nella terrazza coperta immersa fra piante di limoni e fiori.

Potrete gustare la famosissima torta zagara, che mi sono sognata da quando ho letto una recensione, che spiegava gli ingredienti: torta al cioccolato con mandarini canditi. Mandarini canditi interi per la precisione, che vengono tritati finissimi e usati per farcire i due strati di torta al cioccolato… dire che è divina non rende l’idea, bisogna assolutamente assaggiarla. Oltrepassando il centro si arriva alla Spiaggia Grande, accanto alla quale c’è il porto turistico.

Da qui si arriva alla spiaggia Fornillo tramite un viale (viale Pasitanesi d’America) immerso nel verde che costeggia la parete sporgente della montagna.

Dopo la visita a Positano prendiamo la moto con destinazione Amalfi (SA), dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997.

Devo essere sincera, ci mettiamo un bel po’ a fare i chilometri previsti, soprattutto perché dobbiamo iniziare a prendere la mano con le curve impervie della Costiera, e con lo stile di guida del posto, ma soprattutto perché ad ogni angolo rallentiamo per godere degli scorci meravigliosi che ci si paventavano. Nelle foto sotto stiamo per arrivare ad Amalfi.

Imperdibile la meravigliosa  Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, di una bellezza assoluta. Se potrete ammirarla nel pieno del pomeriggio, come noi, quando il sole irradia i suoi raggi sulla facciata tempestata di oro e inserti di vetro, potrete vedere qualcosa di unico e irripetibile all’inizio della via principale abbiamo assaggiato delle delizie di pasticceria  come la famosa torta di pere e ricotta.

La via principale è la fiera del cibo: negozi di liquori, di pasta di Gragnano, di cioccolata (vi dico solo Pansa, che ha due negozi:  una pasticceria e una piccolissima cioccolateria, che veramente vende piccoli momenti di estasi). Naturalmente non posso non comprare qualcosa, e scelgo un pacchetto di scialatielli di Gragnano rigorosamente trafilati al bronzo, della cioccolata al limone di Pansa e un misto piccante per gli spaghetti.

Mi raccomanderei di non farvi affascinare, tanto dal voler  acquistare, la pasta che definiscono al limone, perché se leggete gli ingredienti vedrete che il colore è dato dalla curcuma e il gusto da aromi… fatevela piuttosto a casa da soli, grattando la buccia di un limone non trattato ogni 4 uova di sfoglia, il risultato sarà sicuramente migliore. Alla fine della via, sulla destra, troviamo l’ultima meraviglia: una fontana nella quale è stato creato uno stupendo presepio.

Parlando di Amalfi, non si può non parlare della Grotta Smeraldo, che vedete nella foto qui accanto (è anche visitabile).

Vi chiederete: e cos’ha di speciale? Ebbene, coloro che l’hanno esplorata hanno trovato delle stalattiti e delle stalagmiti al suo interno. Essendo queste delle sedimentazioni di calcare che si formano in centinaia di anni, va da sé che questa grotta, molti secoli addietro era asciutta. Si è quindi giunti alla conclusione che la vera Amalfi sia sommersa, e quella di oggi sia solamente un rifacimento. Inoltre si sa che nell’antichità l’estensione della Repubblica marinara era molto, molto più estesa: copriva l’intero litorale della Costiera.

Visitata Amalfi la prossima tappa è Cetara (SA), di cui vedete nelle foto sotto la spiaggia e la piazza sul mare.

Nella sostanza esiste un unico parcheggio all’inizio del paese, ovviamente a pagamento, anche per le moto!! Devo dire che è la prima volta che vedo un parcheggio moto a pagamento, ma purtroppo è l’unico modo per poter lasciare il proprio veicolo, perché il resto dei parcheggi a seguire è riservato ai residenti.

Ci troviamo in un paesino molto, molto piccolo, ma famoso nel mondo per la colatura di alici e per i migliori tonni della Costiera Amalfitana. Il nome Cetara viene infatti dal nome Cetaria, cioè tonnara, oppure da cetari, coloro che vendono pesci grossi ossia i tonni.

Naturalmente non posso tornare a casa senza comprare la colatura di alici, quindi ne acquisto una bottiglietta presso Il Portolano.  Io devo purtroppo limitare gli acquisti perché il posto nello zaino per il rientro è quello che è, ma se andate in macchina fate tranquillamente incetta di delizie. Naturalmente c’è anche un altro negozio, molto famoso, nella stessa via, ma io non amo pagare di più solo per il nome o perché il negozio è più bello degli altri… l’essenziale è che il prodotto sia di qualità.

Dopo il caffettino ripartiamo alla volta di Vietri sul Mare (SA), anche questa dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997. Il paese si estende sulle colline e nella parte di Marina, che si affaccia direttamente sul mare. E’ il primo comune della Costiera Amalfitana dopo Salerno ed è famosissima per la produzione di ceramiche.

Quando si arriva in paese ci si trova infatti davanti alla via principale, costituita da un susseguirsi di negozi di ceramiche artistiche, riccamente decorati all’esterno (li vedete nella foto sopra).  Devo anche dirvi che in quanto ai prezzi sono decisamente più concorrenziali rispetto ad altri luoghi, anche della Costiera, per non parlare della Toscana.

Di fronte a questi negozi ci sono anche i parcheggi moto gratuiti. L’arte della lavorazione ceramica nasce nel tardo Rinascimento grazie ai principi Sanseverino e rimarrà per sempre il simbolo di Vietri. Da ricordare anche il fatto che a Marina di Vietri esistevano i “maestri d’ascia” ossia degli abili artigiani del legno, in grado di trasformarlo nelle barche utilizzate per la pesca.

Quella che vedete nella foto sopra a destra è una fontana cittadina, decorata interamente a mano su piastrelle di ceramica, così come tutte le stazione della Via Crucis del paese.

Dopo pranzo ci dirigiamo alla spiaggia di Erchie, per prendere un po’ di sole. A lato vedete uno scorcio dell’insenatura con acqua cristallina raggiungibile dalla spiaggia tramite pedalò (a noleggio sul posto).

La spiaggia di Erchie è poco conosciuta, ma a torto, perché molto bella, e il sole cala anche abbastanza tardi. Per gran parte occupata da un bagno a pagamento ha una fetta libera, usufruibile anche con dei lettini da noleggiare sul posto con pochi euro. Dopo un bagno di sole e di mare, decidiamo di mangiare qui prima di rientrare in albergo.

Da Erchie, rientrando verso Positano, prendiamo la strada che si inerpica verso Ravello (SA), giustamente chiamata la terrazza della Costiera. Divertente perchè piena di tornanti e molto panoramica, si possono ammirare i tanti terrazzamenti dove vengono coltivati i meravigliosi limoni di Amalfi.

Fondata nel V secolo, raggiunge il suo massimo splendore sotto la Repubblica Marinara di Amalfi e il Principato di Salerno. Nella foto potete ammirare la piazza del Duomo, edificio risalente al XI secolo nella cui cappella viene custodita l’ampolla con il sangue del Santo patrono Pantaleone, che ogni anno vede il miracolo della liquefazione.

Ravello è stata visitata da illustri artisti, e l’elenco è pressoché illimitato: Wagner, Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini, Virginia Wolf, Roberto Rossellini, Ingrid Bergman, Romy Schneider, Gina Lollobrigida…. Iniziamo così a visitare il paese. Incontriamo l’ingresso di Villa Rufolo (intravedete la torre di entrata nel centro della foto sopra), poi ci addentriamo per viottoli piccoli e caratteristici, dai quali si scorgono graziose casine, molto curate. Seguiamo le indicazioni per Villa Cimbrone, luogo di rara bellezza, dove soggiornò anche la grande Greta Garbo.

La visita, effettuabile tutto l’anno, dura circa un paio di ore, se ci si sofferma per il giusto tempo ad osservarne tutte le meraviglie. Probabilmente il periodo migliore in assoluto è maggio, perché il traffico è ancora ridotto e le piante sono al massimo della loro bellezza. Costruita su un promontorio roccioso, Villa Cimbrone ospita un hotel a 5 stelle e un ristorante molto elegante.

Sotto c’è una panoramica di ciò di cui si gode in questo luogo incantato, immerso nella tranquillità e nella natura, letteralmente sospeso fra cielo e terra.

Ma, non si può dire di essere stati a Villa Combrone senza aver visto l’incredibile Terrazza dell’Infinito. Nonostante dalla foto io possa sembrare tranquilla, posso garantirvi che ero terrorizzata!! Questa terrazza infatti non è altro che un piccolo balcone costruito praticamente sul nulla: si sporge nel vuoto, e da qui si ha una vista a 180° sul mare della Costiera: assolutamente meraviglioso e decisamente mozzafiato, nel senso del termine.

E qui si conclude anche questo incredibile viaggio nelle bellezze del Sud.

Info strade

La zona della Costiera ha una sola strada che percorre il lungomare, ossia la SS 163, chiamata anche Amalfitana. È una strada stretta, con molte curve e a picco sul mare. Il manto stradale è in condizioni mediamente buone, il problema è la larghezza risibile della carreggiata, che è costantemente frequentata anche da furgoni e pullman, i quali creano pericolo per gli altri avventori. Guidate quindi piano e con molta prudenza.

Inoltre considerate che pochi km di tragitto necessitano di molto tempo, proprio perché la velocità è ridotta, anche perché la strada non è particolarmente larga e circolano molti pullman.

Preferite periodi che siano fuori dal caos massimo, quindi primavera inoltrata o tarda estate.

Rifornimento: in merito al rifornimento di carburante ponderate bene i km che dovete affrontare. I distributori di benzina sono pochi e il costo del carburante è mediamente di 0,20 centesimi/litro maggiore rispetto a quello medio nazionale. È presente un distributore a Positano e un altro a Vietri sul Mare.

Parcheggi: il parcheggio auto presso gli alberghi è decisamente costoso (anche €15,00 al giorno), ma potete chiedere, come abbiamo fatto noi, di parcheggiare la moto in un angolo che non occupi spazio alle auto in modo da non pagare alcunché.

Dove dormire

Villa delle Palme – via Pasitea, 252 – Positano (SA):   albergo a conduzione familiare, pulitissimo e con un arredamento degno di Positano. Alcune camere hanno vista mare. C’è possibilità di fare colazione in camera, anche direttamente sul balcone, senza alcun sovrapprezzo. La colazione è abbondante, con paste veramente enormi e fragrantissime, accompagnate da spremute, cappuccino e tutto ciò che gradite.

Dove mangiare

Pupetto Caffè – Via Fornillo, 37 – Positano (SA): è sulla spiaggia Fornillo. Qui potete fare uno spuntino e godervi spremute di agrumi spettacolari, anche la limonata con limoni della Costiera.

Bar La Zagara – Via dei Mulini, 8 – Positano: cavallo di battaglia e imperdibile di questa pasticceria storica è la torta zagara. Me la sognavo da quando ho letto una recensione, che spiegava gli ingredienti: torta al cioccolato con mandarini canditi. Mandarini canditi interi per la precisione, che vengono tritati finissimi e usati per farcire i due strati di torta al cioccolato… dire che è divina non rende l’idea, bisogna assolutamente assaggiarla. Luca invece prende uno dei suoi dolci preferiti, cioè la coda di gambero ripiena di crema pasticcera e ciliegie sciroppate. Ma qui troverete ogni sorta di delizia.

Ristorante Pupetto – Positano – via Fornillo, 37 – tel. 089.87.50.87: con possibilità di mangiare con tavolino a vista sul mare. Cucina ottima, ovviamente di pesce per la maggior parte. Rapporto qualità/prezzo buona.

Il Portolano – Cetara – via Catone, 4 – 089.26.16.14: negozietto dove si può trovare la mitica colatura di alici, ma anche il tonno sott’olio (di quello super buono ovviamente) e molto altro.

Ristopub Summer – Erchie – situato nella via che porta alla spiaggia – tel. 089.855.021 – aperto dalle 9.00 alle 00.30: qualità degli ingredienti, sempre freschi, appena pescati. Il menù è decisamente allettante e goloso, composto da panini, saltimbocca, primi piatti e secondi di carne, ma soprattutto di pesce.

Ristorante Villa Maria – Ravello – Via Santa Chiara, 2 – Prezzi abbordabili, pizza eccellente, e possibilità di pranzare con vista mare dalla terrazza. Attenzione però a non entrare dal lato ristorante, i cui prezzi sono tutt’altro che abbordabili. Fra l’altro viene utilizzata la verdura coltivata nell’orto del ristorante.

Bar Pasticceria Savoia– Amalfi – Via M. Camera, 2: qui potrete assaggiare le delizie dolci della tradizione, ma non solo. Irrinunciabile la torta pere e ricotta.

Trattoria Bar Il Tarì – Amalfi – Via Pietro Capuano, 9 –  089.87.18.32: grigliata mista di pesce condita con olio e trito alla menta e scorza di limone, guazzetto piccante di gamberi e moscardini… e l’antipasto di bruschette, fatto con veri pomodori, è offerto dallo chef, per ingannare l’attesa. Ci sanno decisamente fare, e le cotture sono perfette.

Ristorante Pizzeria Il Saraceno d’Oro – Positano – Via Pasitea, 254: ristorante collegato all’albergo Villa Palme, i cui ospiti godono del 10% di sconto, e dove si mangia davvero molto bene. Molti piatti di pesce, spettacolari e una pizza veramente da 10 e lode.

Informazioni utili

 Villa cimbrone –  Ravello:  visitabile tutto l’anno, il percorso impegna circa un paio di ore.

Prodotti tipici

  • Limoni della Costiera
  • Limoncello
  • Vino d.o.c. della Costiera Amalfitana
  • Alici e colatura di alici di Cetara
  • Formaggi dei monti Lattari
  • Tonno 

 

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