L’idea di questo dolce delizioso l’ho presa da un ristorante di Cremona (trovate il servizio di viaggio QUI) dove l’ho assaggiata. Ne sono stata talmente colpita che ho deciso di replicarla una volta tornata a casa. Il guscio croccante di frolla è in contrasto col ripieno morbido di crema catalana e il sapore delicato delle arance completa divinamente il gusto ricco.
Buon viaggio in cucina…
Dosi per 6 persone (tortiera diametro 26 cm)
Preparazione 20 minuti + 45 minuti di riposo della frolla
Cottura 1 ora
Difficoltà: media
Ingredienti per la frolla
Ho scelto una frolla allo zucchero a velo per aumentare la croccantezza del guscio.
- 300 gr farina 0
- 130 gr burro freddo
- 110 gr zucchero a velo
- 1 uovo
- 1 tuorlo
Ingredienti per la farcitura
- 250 ml panna fresca
- 150 ml latte intero
- 90 gr zucchero di canna
- Scorza di un limone
- 1 uovo
- 2 tuorli
- 1 cucchiaio di amido di riso
- ½ cucchiaino di polvere di vaniglia
- 1 grossa arancia (tarocco è meglio, perché ha la buccia più sottile)
Procedimento
Mettete sulla spianatoia la farina e il burro a pezzetti, poi lavorate velocemente fino ad ottenere delle grosse briciole. Unite lo zucchero, l’uovo e il tuorlo e completate l’impastamento ottenendo un composto liscio e omogeneo (per il procedimento con Kenwood vedi note). Fate una palla, appiattitela e copritela completamente con pellicola alimentare. Mettete in frigo a riposare per 45 minuti.
Nel frattempo prelevate la buccia del limone lavato con l’aiuto di un pelapatate, così da non asportare la parte bianca amara. Mettete in un pentolino la buccia di limone assieme al latte e alla panna e portate a bollore. Togliete dal fuoco e lasciate leggermente intiepidire. Eliminate la buccia di limone.
Montate i tuorli con lo zucchero, l’amido e la polvere di vaniglia con una frusta elettrica (o con la frusta a filo della planetaria). Incorporate il composto di uova al latte e mescolate bene. Riportate su fuoco medio e continuate a mescolare con una frusta a mano finché inizierà ad addensare.
Lavate l’arancia, asciugatela, eliminate gli apici e affettatela allo spessore di massimo un paio di millimetri con un coltello.
Prendete la frolla e stendetela a forma di cerchio, con un diametro superiore a quello della tortiera, in modo che possiate poi foderare anche i bordi. Mantenete uno spessore di un paio di millimetri.
Arrotolate sul mattarello la frolla stesa e foderatela. Fate aderire bene la frolla ai bordi, poi passate il mattarello sulla tortiera per eliminare la pasta in eccesso.
Foderate con carta da cucina e riempite completamente con sferette di ceramica (apposite per la cottura in bianco e vendute nei negozi di casalinghi) oppure con fagioli secchi.
Cuocete in forno caldo a 180° per 15 minuti, poi togliete la carta e le sferette (o i fagioli) facendo attenzione a non scottarvi e cuocete per altri 15 minuti.
Togliete la tortiera dal forno, disponete sul fondo le fette di arancia e coprite con la crema catalana.
Cuocete in forno a 150° per 25-30 minuti mettendo la teglia nel piano più basso del forno. Se vedete che i bordi di pasta tendono a bruciare coprite con della stagnola. Sfornate e fate raffreddare completamente.
Spolverate la superficie della crostata con zucchero di canna e passate sotto al grill o usate il cannello per caramellizzare ottenendo la tipica crosticina croccante.
Servite tiepida o a temperatura ambiente.
E siamo pronti in tavola!
Note
- Mi raccomando di non usare mai la vanillina, che è un prodotto chimico e di sapore decisamente scarso se paragonato a quello della vaniglia vera.
- Procedimento con Kenwood per la frolla: mettete la farina, lo zucchero e il burro a pezzetti nella ciotola e sabbiate con il gancio K a velocità 1 finché il composto avrà l’aspetto di grosse briciole. Incorporate l’uovo e il tuorlo più un cucchiaio di acqua minerale naturale freddissima. Impastate un attimo su una spianatoia di legno e procedete come da ricetta.
- Fate la caramellizzazione dello zucchero al momento di servire, altrimenti perderà la croccantezza. Inoltre preferite il cannello apposito, perché col grill del forno non viene molto bene.