Basso Lazio con giardini e borghi antichi

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Lazio (LT / FR) – KM 108 – Castel Gandolfo – Giardini rurali di Ninfa – Sermoneta – Anagni

In moto nel basso Lazio in un percorso alla scoperta dell’antica città dei Papi, Anagni, e di giardini fatati, passando per la campagna laziale costellata di pini.

 

 

 

 

Oggi ci attendono i Giardini e Ruderi di Ninfa (LT) e il tempo pare assisterci, perché il cielo è di un azzurro incredibilmente sereno e l’arietta è fresca e leggera. Questo è un altro dei luoghi che da molto volevo visitare, e alla fine è molto più bello di quel che potevo credere. Partiamo presto da Castel Gandolfo e godiamo delle campagne laziali con un viaggio fluido, nonostante il manto stradale dissestato. Le indicazioni dedicate ai Giardini non mancano e sono ben allocate, quindi trovare l’entrata vi sarà facile.

I Giardini e Ruderi di Ninfa sono annoverati fra i giardini più belli del mondo, e sono monumento naturale dell’Italia.

Le radici della cittadina di Ninfa affondano nell’epoca romana, quando era un piccolo centro agricolo. Acquisì poi grande importanza, divenendo un centro abitato, nel VIII sec., quando Papa Zaccaria ebbe in dono dei terreni vicino Norma da parte di Costantino V.

In questo stesso periodo la palude vicina avanzò rendendo impraticabili le vie circostanti. Venne quindi deciso di mettere un dazio per il passaggio nella strada adiacente Ninfa. Questa manovra non fu solo economicamente vantaggiosa, ma consentì a Ninfa di sbocciare letteralmente come centro abitato.

Ma nel 1381 Ninfa venne completamente distrutta a colpi di piccone dagli abitanti delle città vicine e non venne più ricostruita fino a quando nel XVI sec. il cardinale Niccolò III Caetani diede ordine di creare sul territorio dell’antica Ninfa un giardino, che purtroppo cadde in rovina poco dopo. Bisognerà attendere il 1921 affinché Gelasio Caetani iniziasse i lavori di restauro e di bonifica del territorio. Lavori che vennero proseguiti e terminati da Roffredo Caetani e successivamente dalla figlia Leila Caetani, alla quale si deve l’impronta inglese.

Oggi, l’antico Municipio è sede della Fondazione che ha la proprietà del giardino, come voluto da Leila Caetani, ma un tempo ospitava la famiglia Caetani.

Passeggiare in questi giardini è come transitare su un percorso intriso di storia e di meraviglie botaniche, ed è come camminare in una favola…

Il giardino gode di una posizione climatica eccezionale, e questo consente di potervi far crescere qualsiasi tipo di pianta, persino dei banani. Riparato dai monti Lepini e grazie all’acqua sempre fresca convogliata dal lago accanto, risulta essere una vera e propria oasi di pace e di bellezza, in continua evoluzione in base alla stagione…

È quasi incredibile la quantità e bellezza dei fiori che abbiamo incontrato sul nostro cammino, che ci fanno sognare per la loro bellezza mozzafiato e molti anche per il profumo intenso…

Questi giardini sono anche famosi per non avere un periodo più bello per essere visitati. Infatti le piante sono state messe a dimora seguendo un ragionamento: ogni settimana la passeggiata doveva offrire viste e colori differenti. I Giardini di Ninfa sono definiti, nella pratica, come giardini all’inglese in disordine controllato… ma per l’anima di coloro che li visitano sono un angolo di paradiso creato con amore e dedizione.

Dopo aver saziato gli occhi dobbiamo però saziare anche la pancia, quindi ci dirigiamo verso Sermoneta (LT) la seconda tappa della nostra giornata. La strada che va dai giardini al borgo medievale è breve, ma molto bella, perché si inerpica verso la vetta della collina che ospita l’abitato, in mezzo al bosco.

E’ un insediamento creatosi in epoca antica: divenuto poi comune libero, lo rimase ben poco, sottomettendosi presto alla famiglia Caetani. Il borgo medievale venne costruito nel periodo in cui Sermoneta combatté con Ninfa e Sezze, battendole, per ottenere il controllo della fruttuosa via Pedemontana.

A seguito delle opere di bonifica dell’Agro Pontino venne riaperta la via Appia, così la via Pedemontana non fu più l’unica percorribile per i commerci, e i proventi doganali vennero a mancare improvvisamente.  Di qui cominciò una lenta e inesorabile decadenza, che portò con se anche un grave spopolamento, interrottosi solo in tempi recenti: oggi Sermoneta è infatti uno splendido borgo, che richiama migliaia di turisti.

Subito dopo pranzo facciamo un giretto per il piccolo e caratteristico centro di Sermoneta, sino a raggiungere la cima, dove imponente il Castello Caetani sovrasta il borgo.

Da Sermoneta dobbiamo dirigerci verso Anagni, purtroppo lo facciamo sotto una pioggia battente che ci ha fatti inzuppare di acqua come fossimo due savoiardi pronti per il tiramisù (perché come due polli non abbiamo l’abbigliamento da acqua)… e, in perfetto stile laziale, abbiamo persino dovuto guadare letteralmente un “torrente”… non potevamo non immortalare il momento.

Il percorso affrontato sarebbe anche bello se non fosse per l’acqua incessante, perché attraversa le colline basse e viali alberati con pini marittimi caratteristici. Anagni (FR) è nota come città dei Papi perché ha dato i natali a ben 4 pontefici, ma oltre a questo è anche stata luogo di residenza papale.

Ma non è tutto, infatti la cittadina viene storicamente ricordata anche per l’episodio dello Schiaffo di Anagni: nella notte tra il 6 e il 7 settembre 1303 il membro del Consiglio di Sato di Francia Guglielmo di Nogaret e Giacomo Colonna si introdussero nella città di Anagni e occuparono il palazzo papale facendo rinchiudere il Pontefice e sottoponendolo ad angherie e privazioni. Ecco quindi che la parola schiaffo viene dall’affronto nei confronti di Bonifacio VIII. Due giorni dopo gli stessi anagnini liberarono il Papa consentendogli il rientro a Roma.

Info strade

La strada che porta dai Giardini Ninfa a Sermoneta è tenuta discretamente, nell’ultimo tratto si inerpica verso la cima della collina con qualche curva, divertendo alla guida.

Purtroppo però, per il resto del tragitto il manto stradale è veramente pessimo, in perfetto stile laziale. Prestate molta attenzione alle svariate buche, anche profonde, che potrete incontrare, soprattutto se piove, perché faticherete a vederle.

Dove dormire

Hotel La Rena – Anagni (RM): ai proprietari di questo albergo dobbiamo la nostra salute… e non sto scherzando. Siamo arrivati completamente fradici, anzi, fracichi, come si dice a Roma e ci hanno accolti come fossimo di famiglia. A pochi passi dalle camere, che sono di nuova realizzazione, e ben organizzate, c’è il ristorante. Cucina ottima e a prezzi giusti, fra l’altro si può anche assaporare un’ottima pizza fatta nel forno a legna. Colazione con torte fatte in casa, succhi, caffè, cereali, brioche…

Dove mangiare

Ristorante Simposio al Corso – Via della Conduttura, 2– Sermoneta (LT): è preferibile la prenotazione: Fabio Stivali  339 2846905 . Ristorante di eccellenza e qualità indiscutibili. Leggermente sopra la media come prezzi, ma veramente di poco, e se si considera il rapporto qualità/prezzo ci siamo tranquillamente. Potrete scegliere fra un menù storico con piatti tipici medievali e un menù alla carta. Consiglio vivamente carciofi fritti alla Lucrezia Borgia, tagliolini al trombolotto e bottarga (il trombolotto è un infuso realizzato tramite un processo di macinazione delle olive e del limone e lasciato in macerazione per circa 30 giorni assieme a erbe di sottobosco, inclusi porcini e origano selvatico). I secondi sono eccezionali e dulcis in fundo il cannolo ricotta e cannella (e visciole se di stagione).

Informazioni utili

Giardini e Ruderi di Ninfa– via Provinciale Ninfina, 68 – Cisterna di Latina – I giorni di visita sono prestabiliti e sono pochi, verificateli sul sito dove potrete prenotare on line.

Castello Caetani– Sermoneta

Prodotti tipici

  • Carciofo romanesco del Lazio
  • Nocciola dei Monti Cimini
  • Ciriola romana (pane)

 

 Ricetta collegata

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