Insalata russa

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L’insalata russa è un piatto molto diffuso in Italia, utilizzata soprattutto durante le festività. Pare che la sua invenzione sia da ricondurre allo chef Lucien Olivier, francese di origine, che sviluppo la sua arte culinaria in Russia, a Mosca. Nel corso del tempo, e a seconda del luogo dove si diffuse, le varianti apportate alla ricetta originale sono state molte.
Buon viaggio in cucina…

 

Dosi per 6 persone
Preparazione 20 minuti
Cottura 30 minuti
Difficoltà: facile

Ingredienti

  • 500 gr patate già sbucciate
  • 300 gr piselli sgusciati
  • 200 gr carote
  • Olio extravergine di oliva
  • 250 ml olio di semi di girasole
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo
  • 1 cucchiaio di aceto di vino bianco + quello per condire le verdure
  • 1 cucchiaio di succo di limone filtrato
  • 1 cucchiaino di sale + quello per condire le verdure
  • Pepe nero (preferibilmente da macinare fresco)

 

Procedimento

Sbucciate le carote, spuntatele e lavatele con le patate. Tagliate a dadini larghi 0,5 cm.
Lessate in abbondante acqua bollente salata prima i piselli per 7 minuti, poi le patate per 9 minuti e infine le carote per 7 minuti. Quando una verdura è cotta, scolatela e lasciatela raffreddare in un colino ampio, quindi procedete con la seconda, scolate anche questa e infine cuocete la terza verdura.
Quando le verdure saranno raffreddate, conditele con olio, aceto e sale, mescolando con una spatolina, così da non romperle.

Mentre le verdure si raffreddano preparate la maionese: mettete l’olio in un contenitore alto e stretto, unite l’uovo e il tuorlo e posizionate il mixer a immersione sul fondo. Azionate ed emulsionate incorporando pian piano tutto l’olio. Unite l’aceto, il sale e il succo di limone, quindi emulsionate ancora con il mixer.

Unite la maionese alle verdure condite e mescolate delicatamente sempre con la spatolina.

E siamo pronti in tavola!

Note

  • Conservazione: potete preparare l’insalata russa un paio di giorni prima, ricordate però di tenere il contenitore chiuso con pellicola alimentare, così da non fare ossidare lo strato superficiale.

 

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